Con l'intervento di Emma Bonino è cominciato quello che è un vero e proprio Rosario laico: il ricordo di Marco Pannella e della qualità delle sue battaglie.
Emma Bonino ha parlato di "omaggi di queste ore che puzzano di ipocrisia" perché Marco Pannella in vita è stato irriso e deriso.
Un fiume di persone ha accompagnato il feretro del leader radicale dalla location in via di Torre Argentina fino a Piazza Navona che è la sede storica delle battaglie radicali: qui fu festeggiato il 12 maggio 1974 il referendum, vinto, sul divorzio.
Sul palco diversi interventi, è intervenuto anche una detenuto di Rebibbia che parla di Marco Pannella come di "un patrimonio da non disperdere".
In qualche misura Piazza Navona oggi è come Hyde Park c'è una tribuna da cui chi ha conosciuto Pannella parla, lo ricorda.
Marco Cappato però ha detto "attenzione perché questa commemorazione di Marco non diventi il funerale politico dei radicali per cui le battaglie devono andare avanti".
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