Il caso Pizzarotti tracima: il sindaco di Parma si scontra con Di Maio l'esponente piu' importante del direttorio che guida il movimento.
"Espulso perchè non avrebbe avvertito tempestivamente i vertici del movimento di essere indagato per abuso d'ufficio" la motivazione ufficiale
"Il movimento 5 stelle ha sbracato, siamo stati un esempio ma abbiamo perso il senso del limite. Da mesi mai una chiamata, mi è solo arrivata una mail anonima che chiedeva l'invio di una copia dell'avviso di garanzia e ad una mail anonima non si risponde. Tutta colpa di Di Maio dichiara e la decisione di cacciarmi politicamente è un autogol pazzesco".
Non solo parole, il primo cittadino di Parma annuncia di essere pronto ad andare in tribunale: "se in base ad un regolamento che non esiste sostieni una cosa allora la devi dimostrare" sottolinea in polemica con il direttorio grillino che a sua volta tira dritto.
"Avevamo un avviso di garanzia nascosto per tre mesi e questo è un dato inconfutabile e per questa ragione noi abbiamo applicato una regola in quanto questo è il movimento 5 stelle , non è il partito democratico" è il commento di Di Maio
Tra M5S e PD parte un nuovo scambio di accuse: "mandare una mail anonima per chiedere ad un sindaco eletto dai cittadini di lasciare il 5 stelle onestamente ci riporta molto indietro nel tempo" la replica laconica del ministro Boschi.
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