mercoledì 18 maggio 2016

Francia / Manifestazioni e scontri per la riforma del lavoro.

articolo sulle proteste dei francesi contro la riforma del lavoro voluta da Hollande


La riforma del lavoro divide la Francia e per una volta Hollande non fa marcia indietro: da un lato i sindacati in protesta, dall'altro il presidente che fa approvare una legge contestata dai lavoratori ricorrendo ad una procedura d'urgenza senza il voto in Aula: il risultato è sulle strade delle principali città del Paese.
A Parigi il cuore delle manifestazioni degenerate in scontri con le forze dell'ordine.
Nel quartiere Montparnasse ieri erano in più di diecimila, quasi 70.000 complessivamente tutta la Francia: 87 le persone fermate per gli incidenti da guerriglia urbana con lacrimogeni lancio di sassi e bottiglie e feriti.
E' la sesta giornata nazionale di proteste, in poco più di due mesi, contro una norma contestata che punta ad introdurre maggiore flessibilità e rendere più facile il licenziamento.
 Accusato di essere troppo debole nei confronti dei sindacati, Holland ribadisce la sua posizione in una intervista radiofonica: "non cederò su questo progetto di legge" dice.
La mobilitazione di massa è però difficile da controllare per via di gruppi di giovani incappucciati che si infiltrano tra i manifestanti.
 Nei prossimi giorni si continuerà con scioperi di camionisti, ferrovieri, macchinisti e controllori di volo: secondo i sondaggi il 54% dei francesi appoggia queste proteste.
Oggi è la volta dei poliziotti riuniti in piazza della Repubblica per denunciare le continue aggressioni e dire no al clima di odio creatosi contro di loro.

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