mercoledì 18 maggio 2016

Via libera alla flessibilita' dalla Commissione Europea che chiede all'Italia un maggior contenimento del debito pubblico.



articolo sull' Unione Europea che concede all'Italia la flessibilita' ma che pretende uno sforzo maggiore per il contenimento del debito pubblico

"L' Italia è impegnata nel risanamento dei conti pubblici" l'assicurazione che viene dal ministro della Economia Pier Carlo Padoan il giorno dopo lo scambio di lettere tra Roma e Bruxelles con il via libera alla flessibilità di bilancio per evitare politiche di rigida austerity di fronte ad una ripresa meno intensa di quanto previsto.
Oggi la Commissione Europea pubblica i giudizi e le raccomandazioni per i conti pubblici dei Paesi dell'Unione.
Per quanto riguarda l' Italia il via libera alla flessibilità prevede uno sconto sul risanamento pari a 14 miliardi di euro (lo 0 85% del Pil) ma come previsto dalle regole europee, poi, il governo dovrà fare uno sforzo ulteriore di mezzo punto di risanamento nel 2017-2018.
Al nostro Paese sarà dunque concesso un margine di deficit per finanziare investimenti, riforme, costi per la sicurezza antiterrorismo e la gestione del flusso di migranti.
L'obiettivo è quello, nelle intenzioni di Palazzo Chigi, di sostenere la crescita. Misure urgenti, visto che oggi Eurostat pubblica i dati su prezzi al consumo: nella zona euro, in aprile, l'inflazione è in calo dello 0,2% rispetto all'anno scorso, in Italia invece dello 0,4.
"I consumi interni stentano a decollare" lancia l'allarme "deflazione" il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: "è la cosa peggiore che può capitare, dice in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, perché porta fallimenti con effetti molto negativi sull'economia reale, davanti a noi c'è ancora un rischio concreto" .
Oggi a Francoforte si riunisce il direttivo della Bce ma non sono attese decisioni sul costo del denaro.

Nessun commento:

Posta un commento