Sono giorni di attesa frenetica quelli che vivono i dipendenti delle ex Province siciliane.
La riforma delle Province , infatti, torna al varo di Roma. Fa ben sperare la positivita' di Crocetta che si dice sicuro dell'approvazione della nuova legge.
C'è pero anche chi rimane dubbioso come l 'ex assessore regionale Michele Bisignano
secondo cui la legge istitutiva sui liberi consorzi e sulle citta' metropolitane rischia nuovamente di essere impugnata.
Dopo anni di tentativi falliti , sostiene Bisignano, era lecito aspettarsi un minimo di buon senso e razionalita' da parte dei deputati regionali che invece fedifraghi dell'input della corte Costituzionale e con accanita ostinazione varano una legge inserendo alcune norme illogiche e contraddittorie con il rischio concreto che ancora una volta il governo nazionale blocchi i fondi . Eppure sarebbe bastato copiare interamente la legge Delrio anzichè nascondersi dietro una poco credibile difesa dei valori dell'autonomia regionale a giustificazione delle nuove norme che stabiliscono elezioni di secondo livello per i sindaci delle citta' metropolitane .
Con un eventuale nuova bocciatura da parte del governo ci sarebbe il rischio di una seria ecatombe sociale considerato lo stato in cui versano i liberi consorzi.
Auguriamoci, dunque , che tutto vada per il verso giusto e che l'odissea della riforma delle province abbia finalmente un lieto fine.
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