venerdì 1 aprile 2016

Riforma ex province sicilia , c'è il si dell'ARS in attesa del parere di Roma

E alla fine riforma fu o meglio dovrebbe essere, meglio usare il condizionale , in attesa del parere positivo di Renzi.
Ci riprova l'Ars modificando i punti critici che avevano portato il Consiglio dei ministri a impugnare la legge approvata lo scorso agosto. Alla fine sara' una riforma Delrio ma in salsa siciliana .Infatti il sindaco della Città metropolitana e il presidente dei Liberi consorzi non coincideranno con il sindaco del comune capoluogo.
 Ad onor del vero il Partito democratico ha provato a introdurre questo automatismo, ma l’emendamento è stato bocciato dall'Aula tramite il voto segreto. "Un passo falso che farà perdere ingenti risorse alle città metropolitane", tuona il vice capogruppo del Pd Giovanni Panepinto.

Diversamente da quanto previsto dalla Delrio, si andra' ad elezioni di secondo livello per scegliere coloro che andranno a governare gli enti di area vasta.

L'elezione dei presidenti dei Liberi Consorzi si terrà in una domenica compresa tra il 30 giugno e il 15 settembre del 2016. I commissari attualmente in carica nei Liberi Consorzi verranno prorogati fino al 30 Settembre.

Soddisfatto il governatore Crocetta convinto del fatto che la riforma non verra' impugnata da Roma.

Dubbioso invece il segretario della UIL Barone secondo cui questa riforma, "motivata non da un'incredibile difesa dei valori dell'autonomia regionale ma da giochini politici, rischiamo che il governo nazionale, ancora una volta, blocchi i fondi e mantenga i tagli. E con un bilancio regionale già disastrato sarà davvero impossibile recuperare queste risorse". A rischio sono i circa seimila lavoratori delle ex Province che, spiega, "non potranno andare in mobilità verso gli enti locali, già sovraccarichi di Lsu che questa politica non riesce a stabilizzare".




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