Proteste da parte del Comitato No Muos secondo cui le prove effettuate sarebbero prive di rigore scientifico in quanto non è stato possibile verificare come venivano realmente utilizzate le apparecchiature di rilevazione.
La sentenza del Cga rimane dunque confermata . Secondo il parere del collegio dei revisitatori la perizia avrebbe evidenziato che i campi elettromagnetici irradiati dalle antenne paraboliche dell´impianto Muos raggiungono l'apice di mV/m solo in un´area di 200-300 metri a sud dalla piattaforma dell´impianto. Al di fuori di questa area, i valori di campo sarebbero inferiori al centesimo di volt per metro. Le misure effettuate nell´abitazione del Sig. Terranova (punto di misura considerato in contrada Ulmo come richiesto dai Ctp) hanno rilevato la presenza di valori di campo prossimi al livello di rumore residuo.
Smentiti dunque i dati riportati da Cirino Strano, consulente regionale del Wwf Sicilia e consigliere scientifico per il Movimento No Muos Sicilia, che sosterrebbero che Il Muos e le 46 antenne Nrtf della base Usa di contrada Ulmo costituiscono un grave pericolo per la popolazione locale e per i centri vicini del territorio ragusano, come Chiaramonte Gulfi, l’aeroporto di Comiso e i Macconi .
Per il Comitato No Muos i dati sarebbero stati falsati in quanto ,al momento della perizia, la trasmissione è stata effettuata con potenze irrisorie (max 200 watt per parabola) rispetto a quelle per cui l'impianto del Muos è stato progettato (1600 watt per parabola)
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