Pino Maniaci avrebbe chiesto soldi e favori ai sindaci di Partinico e Borgetto promettendo in cambio di limitare gli attacchi in televisione.
Accusa infamante e affatto credibile ; il direttore di Telejato, si sa, è un personaggio alquanto scomodo e non soltanto per le sue inchieste su Cosa Nostra.
Spavaldo e risoluto nonostante piu' di duecento querele e numerosi atti di intimidazione alle spalle, grazie al suo coraggio ed alla sua determinazione è stato inserito nella lista dei cento eroi mondiali stilata da Reporters sans frontieres.
Difficile credere ad un accusa del genere quando i sindaci in questione vengono quotidianamente criticati da Maniaci per la loro incapacita' a risolvere i problemi dei territori d'appartenenza : di recente ,inoltre ,il sindaco e la presidenza del consiglio di Borgetto avrebbero anche querelato per diffamazione il direttore di Telejato.
Maniaci è dell'idea che l'inchiesta sarebbe stata creata ad hoc per bloccare la campagna promossa da Telejato contro la gestione dei beni confiscati da parte dell'ex presidente delle misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto ,di altri tre magistrati e dell'amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara ,tutti indagati per diversi reati e obbligati alle dimissioni.
"E' tutto
assurdo - dice Maniaci - oltretutto io non ho ricevuto alcun avviso di
garanzia. Quindi, c'è stata pure la violazione del segreto istruttorio"
Solidarieta' per il direttore di Telejato è arrivata da parte dei giornalisti della rete che fanno notare "come i poteri forti ,quando colpiti, reagiscono in tutti i modi possibili".
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